LA NOSTRA STORIA

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I Bisonti sono Liberi!

I Bisonti sono la squadra di Rugby composta dai detenuti dell’alta sicurezza della Casa Circondariale di Frosinone, il progetto che da oltre 6 anni vede come principale promotore il responsabile per la attività sportive in Carcere A.S.I. – “Gruppo Idee” Luigi Ciavardini, e dal Presidente dell’Associazione “Gruppo Idee”, nonché Presidente dei Bisonti, Germana De Angelis, che da anni lavorano duramente per reinserire i detenuti nel tessuto sociale.

Nel carcere di Frosinone il Rugby è una questione di inclusione, riscatto e libertà.

Altri grandi fautori del Progetto sono l’Amministrazione Penitenziaria della Casa Circondariale di Fosinone e ora di Rebibbia, che hanno creduto e credono fortemente, che i sani principi di questo nobile sport possano aiutare davvero persone in evidente condizione di disagio. La vera e propria svolta c’è stata il 30 Luglio del 2013 quando si è deciso di iscrivere la squadra al Campionato di Serie C, trovando il pieno appoggio sia della Federazione Italiana Rugby che del Comitato Regionale Laziale, che tanto apprezzano questo progetto. Dal punto di vista sociale per i detenuti il Rugby ha riflessi positivi su diversi aspetti psico-fisici in un ambiente caratterizzato dalle restrizioni della libertà e dove il sovraffollamento è un elemento strutturale da molto tempo.

Lo sport funge da vera e propria “terapia di gruppo” ed è proprio qui che assume un significato sociale creando momenti di aggregazione per i detenuti con lo scopo di instaurare un clima di benessere individuale e collettivo. Attraverso il Rugby c’è poi l’intento di mettere in contatto l’ambiente esterno con la realtà carceraria per favorire il superamento della reciproca diffidenza, creando un vero e proprio rapporto solidale fra società e detenuti ed infine si può promuovere l’attività fisica per favorire il recupero dell’autostima e il miglioramento dello stato di salute. Un progetto sociale a tutto tondo, che genera valore diffuso all’interno di un’ampia gamma di livelli della comunità. D’altronde, anche dietro le sbarre di una prigione, i Bisonti sono liberi ogni volta che scendono in campo.

Gli obiettivi sportivi fondamentali sono far svolgere attività fisica ai detenuti, farli rapportare con l’ambiente esterno nel pieno rispetto delle regole. Così è iniziata la nostra avventura nella Serie C, i ragazzi sono pronti e scalpitano, sicuramente anche questo sarà un anno divertente e pieno di stimoli per tutti noi.

 

 

Un aggiornamento:  come sono i Bisonti oggi?

Un tentativo di evasione nel Marzo 2017 ha scosso il carcere di Frosinone, interrompendo qualunque attività esterna, per permettere alla Direzione di effettuare le indagini. La Direzione ha avuto il merito e la benevolenza di farci giocare l’ultima partita di quel campionato ma non è stato possibile riprendere la stagione 2017-2018 a Frosinone.

Per questo motivo a Settembre, in due settimane, abbiamo radunato un gruppo allargato di nuovi volontari, col benestare della FIR, per non far morire il progetto e tenere le maglie ai ragazzi di Frosinone finché non verrà autorizzata di nuovo l’attività in quella prigione. Tra questa meglio-non-più-gioventù capitolina annoveriamo giocatori di grande esperienza e umanità, che hanno sposato la causa per amore del Rugby e per aiutare un progetto nobile, efficace, necessario.

In attesa di riprendere a Frosinone e riportare le maglie ai legittimi proprietari, da Novembre 2017 il nostro allenatore Stefano Scarsella ha cominciato ad insegnare il Rugby ad un gruppo di detenuti comuni nel carcere di Rebibbia, che ci piacerebbe coinvolgere quanto prima nelle partite del nostro campionato a Roma.